Lombrico
Denominato “lo spazzino del mondo” già da Aristotele, si nutre di qualsiasi scarto alimentare sia vegetale che animale restituendo dopo la digestione un compost di primissima qualità usato come fertilizzante nella coltura di piante, fiori, ortaggi e soprattutto per contrastare il problema del’inaridimento del suolo dovuto all’ eccessivo uso di fertilizzanti chimici a seguito dell' avvento, nel XX secolo, dell’agricoltura intensiva.
Nutrendosi di quello che si degrada crea nutrimento per la Terra.
Si muove fino a una profondità di circa un metro, scavando gallerie che permettono all'aria e all'acqua di penetrare nel terreno. Facilitando l'ossigenazione e creando un'attenta micro-irrigazione mantiene un'umidità costante nel sottosuolo.
Non soffre di malattie o patogeni.